Sistemi per il controllo di fumo e calore. Parte 7: Condotte per il controllo dei fumi.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 12101-7 (edizione maggio 2011) che sancisce l’obbligatorietà della marcatura CE per la commercializzazione di condotte per l’evacuazione del fumo e del calore.
Norma pubblicata in G.U. con C. 246 del 24 Agosto 2011.
La norma si applica alle condotte per il controllo dei fumi immesse sul mercato e destinate a operare come parte di un sistema di controllo fumi a pressione differenziale o in un sistema di evacuazione fumo e calore.
La UNI EN 12101-7 è una delle norme tecniche di prodotto più importanti che contiene precise indicazioni circa:
La norma fa riferimenti diretti alle UNI EN 1366-8, UNI EN 1366-9 e UNI EN 1366-1 che stabiliscono a loro volta le prove di resistenza al fuoco cui sottoporre i componenti.
È oltremodo importante precisare che le condotte impiegate per usi diversi dall'estrazione o controllo di fumo e calore non rientrano nel campo di applicazione della norma e quindi la stessa non è riferibile a tali tipologie di prodotti.
La norma nello stabilire i criteri necessari per l’ottenimento della marcatura CE del prodotto indica che la conformità deve essere dimostrata tramite:
Le prove iniziali di test devono essere effettuate da un laboratorio accreditato per dimostrare la rispondenza del prodotto con i requisiti stabiliti dalla norma, mentre il Controllo di produzione di fabbrica (FPC) stabilisce i criteri per una supervisione permanente e documentata della produzione in fabbrica al fine di attestare che il processo produttivo sia conforme alla direttive della specifica tecnica.
Nella parte introduttiva del testo normativo vengono definite le due categorie fondamentali di condotte destinate all’evacuazione dei fumi:
Le condotte a comparto singolo sono impiegate quando il fumo estratto viene trasportato all’interno del comparto al fuoco in cui si è verificato lo scenario di incendio e devono soddisfare requisiti fondamentali che poi saranno classificati in base alla UNI EN 13501-4:
Le condotte per comparti multipli trovano invece applicazione quando i fumi dell’incendio trasportati devono attraversare comparti al fuoco differenti da quello in cui è scaturito.
In questo caso ai requisiti già elencati si aggiunge l’isolamento:
Per verificare che le condotte possiedano tali requisiti la norma stabilisce dei metodi di test di resistenza al fuoco, sempre in conformità alla specifiche delle norme tecniche UNI EN 1366 parte 8 e 9, definendo che i campioni sottoposti alla prova debbano essere rappresentativi della normale produzione a cui è destinata la condotta.
Per i sistemi di condotte di evacuazione fumo per singolo comparto il campione sottoposto al test viene esposto ad un massimo di 600 °C, mentre per quelli per comparti multipli si considera la curva d’incendio temperatura/tempo.
Durante l’intera durata della prova vengono monitorate le caratteristiche del campione e valutato il mantenimento delle caratteristiche secondo specifici criteri di performance.
La valutazione di integrità (E) è una delle prestazioni di resistenza al fuoco ed è effettuata sulla base di:
Criteri analoghi vengono utilizzati anche nel caso di condotte a comparto multiplo ma con alcune integrazioni dovute alla diversa natura delle metodologie di test e al diverso campo di applicazione:
Al termine di tali prove il laboratorio redige un Rapporto di prova che presenta i risultati ottenuti e tutte le informazioni ad essi relative.
Il raggiungimento di queste prestazioni ed il conseguimento del rapporto di prova dà la possibilità di effettuare la classificazione secondo UNI EN 13501-4, che permette di redigere il rapporto di classificazione in cui si associa ad ogni caratteristica una specifica lettera o cifra:
Esempio classificazione comparto singolo E600 120 (ve, ho) S 1500
Esempio classificazione comparto multiplo EI 90 (ve, ho) S 500
La seconda parte della UNI EN 12101-7 è dedicata al Controllo di produzione di fabbrica (FPC) che indica gli obblighi del produttore al fine del mantenimento della marcatura CE in seguito al superamento degli ITT.
In pratica il produttore deve stabilire, mantenere e documentare un controllo di produzione, al fine di garantire che il prodotto immesso sul mercato rispetti per caratteristiche di quello sottoposto a test iniziale, tramite un controllo sistematico delle procedure e una tracciabilità di tutta la documentazione necessaria all’industrializzazione del prodotto.
Queste procedure riuniscono pertanto tutte le tecniche operative e tutte le misure atte al controllo di conformità del prodotto con le relative specifiche tecniche e consistono in controlli sulle materie prime, sui processi, sulle macchine e sulle attrezzature, nonché sugli stessi prodotti finiti.
Ad esempio sono date specifiche indicazione per i prodotti che non risultano conformi in seguito al controllo finale sui requisiti. In questo caso la norma prescrive che le misure correttive debbano essere identificate e applicate immediatamente ed i lotti non conformi debbano essere isolati ed etichettati come tali.
In conclusione la norma chiude la trattazione in ogni suo aspetto, prescrivendo al fabbricante l’obbligo di dare precise indicazioni circa la posa in opera delle condotte al fine del mantenimento delle caratteristiche tecniche e della sicurezza di installazione, nonché le procedure e la frequenza delle operazioni di manutenzione.
Il produttore è responsabile dell’apposizione della marcatura CE, la quale deve essere riportata su ciascuna sezione delle condotte di controllo dei fumi e sui documenti commerciali di accompagnamento.
Devono essere incluse nell’etichetta le seguenti informazioni:
E' possibile acquistare e scaricare la norma 12101-7:2011 dal sito ufficiale UNI.
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