Sistemi per il controllo di fumo e calore. Parte 2: Specifiche per gli evacuatori naturali di fumo e calore.
Questa norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 12101-2. La norma specifica i requisiti e indica metodi di prova per evacuatori naturali di fumo e calore destinati all'installazione come componenti in sistemi per il controllo di fumo e calore.
La norma specifica è in vigore dal 28 aprile 2017 e va a sostituire l’ormai obsoleta ed abrogata versione del 2004 ed ha lo scopo di sancire l’obbligatorietà della marcatura CE per gli evacuatori naturali di fumo e calore in modo da consentirne la libera circolazione all’interno dell’Unione Europea.
Tale documento si riferisce unicamente ad evacuatori di fumo di tipo naturale, cioè quelle apparecchiature che permettono l’evacuazione dei fumi tramite il naturale gradiente termico che si innesca tra fluidi a differente temperatura, quindi senza l’ausilio di nessun’altra apparecchiatura atta alla movimentazione dei fumi.
C’è da premettere che tutte le norme della famiglia delle EN 12101 hanno la medesima struttura dato che vanno a regolamentare componenti che andranno a far parte di un sistema, e che quindi saranno sottoposti alle stesse sollecitazione e concorreranno a raggiungere i medesimi obiettivi.
Quindi anche questa norma, come le altre della famiglia delle EN 12101, sarà composta da due parti ben distinte:
Analogamente agli altri componenti degli impianti di controllo fumo regolamentati, le ITT comprendono test di laboratorio atti a stabilire i requisiti di prestazione secondo le norme specifiche di prodotto e sono effettuati su un campione di caratteristiche analoghe all’evacuatore che si sta prendendo in considerazione.
Al fine di ottenere la Marcatura CE sono necessari determinati requisiti di progettazione e successivamente i requisiti di prestazione.
Sono i principali requisiti progettuali dell’evacuatore naturale e che il costruttore deve rispettare affinché soddisfino la presente norma.
Dispositivo di azionamento. Ogni evacuatore naturale deve essere equipaggiato con uno o più dei seguenti dispositivi di azionamento
Meccanismo di apertura. L'evacuatore naturale deve possedere un proprio meccanismo di apertura (ad esempio contenitori di gas, sistemi di molle, alimentazione elettrica e/o con una fonte di energia esterna).
Apertura dell’evacuatore. E’ un requisito di progetto che distingue gli evacuatori in due tipi in funzione delle loro capacità di aprirsi in caso di incendio (di tipo A) e anche di richiudersi con comandi a distanza (di tipo B).
Dimensione della superficie geometrica. Tale dimensione deve soddisfare molti vincoli legati sia al rapporto di forma che a valutazioni di test descritti dalle specifiche norme di prova.
Da un punto di vista prestazionale la UNI EN 12101-2 chiede alcune specifiche, le cui prove di conformità sono descritte nelle sue varie appendici.
L’affidabilità nelle aperture è valutata da specifici test e classificata in base al risultato raggiunto secondo le sigle:
Gli evacuatori naturali devono aprirsi, raggiungere la loro posizione antincendio entro 60s e rimanere in posizione senza una fonte di alimentazione esterna (fino al riarmo), il tutto senza subire alcun danno.
Nel caso in cui l'evacuatore sia predisposto per il dual-purpose (come ENFC e come ventilazione), deve aprirsi nella sua posizione normale di comfort 10.000 volte.
Classificazione dell’evacuatore naturale sotto carico della neve, espresso per mezzo delle sigle:
Le designazioni 0, 125, 250, 500, 1 000, e A rappresentano il carico in Pa.
Ulteriore prestazione è valutata in funzione dei carichi aggiunti, in cui il componente dovrà aprirsi, raggiungere la sua posizione di apertura non più tardi di 60 s dopo l'attivazione e rimanere bloccato senza alimentazione di energia esterna.
A titolo esaustivo di informazioni è bene riportare anche la necessità prestazionale di lavorare a temperature inferiori allo zero indicate in classificazione come:
Parametro molto importante è l’affidabilità dell’evacuatore ad aprirsi quando è soggetto ad un carico aggiunto dovuto dal vento, in tal caso la classificazione descrivente la prestazione è:
Le designazioni 1.500, 3.000 e A rappresentano la forza di depressione del vento espressa in Pa.
La prova prende in considerazione anche la presenza di vibrazioni alle quali l’ENFC dovrà resistere.
Dato che la UNI EN 12101-2 è una norma di prodotto relativa alla marcatura CE di un ENFC integrato in un sistema di controllo del fumo e del calore di tipo naturale, è chiaro che essa stabilisce anche determinate prestazioni di resistenza al fuoco.
Nello specifico la classificazione è presa in considerazione per temperature di 300 e 600 °C o superiori:
La reazione al fuoco dei materiali dell’evacuatore deve essere poi sottoposta a prova e classificata in conformità con la EN 13501-1.
La seconda parte della norma legata al Factory Production Control (FPC) è strutturalmente impostata in analogia alle altre norme tecniche di prodotto della stessa famiglia UNI EN 12101.
Questo perché il controllo di fabbrica è un aspetto comune a tutti i componenti per sistemi di evacuazione del fumo e del calore finalizzato all’ottenimento della marcatura CE.
Scopo finale della norma è quello di rilasciare la marcatura CE e quindi il componente dovrà essere provvisto di specifica etichettatura, che riporterà:
Il produttore ha l’obbligo di redigere e conservare una dichiarazione di conformità che autorizzi l'apposizione della marcatura CE.
Tale dichiarazione deve comprendere:
Per le caratteristiche per le quali è richiesta la certificazione la dichiarazione deve contenere un certificato di conformità che, oltre alle informazioni sopraelencate, contenga anche le seguenti informazioni:
Deve essere evitata la duplicazione delle informazioni su certificato e dichiarazione.
La dichiarazione e il certificato devono essere presentati nella/e lingua/e dello Stato membro in cui si utilizza il prodotto.
E' possibile acquistare e scaricare la norma 12101-2:2017 dal sito ufficiale UNI.
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