Articoli di approfondimento tecnico su Normative, Smoke Management, Componenti e novità inerenti i Sistemi di controllo del fumo e del calore SEFC.
Alla luce dell'imminente entrata in vigore dell'aggiornamento delle norme NTC 2008 assume sempre maggiore importanza la progettazione antisismica nell'ambito della Prevenzione Incendi.
L’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 14 novembre 2014 ha approvato a maggioranza l’aggiornamento delle NTC 2008 (Norme Tecniche sulle Costruzioni) che contengono tutte le prescrizioni da adottare nella progettazione degli edifici. Ora il testo è al vaglio del Dipartimento della Protezione Civile e della Conferenza Stato-Regioni e si presume entrerà in vigore entro la fine dell'anno.
Questa Regola tecnica apre un'altro piccolo spiraglio di luce sul nebuloso mondo dell'evacuazione di fumo e calore.
Infatti, con l'entrata in vigore della UNI 9494-3 (novembre 2014) tutti gli addetti ai lavori del settore hanno un saldo punto di riferimento per quanto riguarda le procedure da seguire in fase di controllo iniziale e manutenzione degli impianti di evacuazione del fumo e del calore.
Prima di spiegare l'importanza della marcatura CE per le condotte per il controllo dei fumi in silicato di calcio è bene fare un discorso introduttivo più generale su cos'è la marcatura CE.
In linea di principio in ogni stato europeo dovrebbero essere in vigore norme relative alle opere di costruzione, concepite con lo scopo di preservare la sicurezza delle persone, dei beni e l'ambiente, le quali stabiliscano direttamente i requisiti che devrebbero possedere i singoli prodotti da costruzione. Dato che tali requisiti e conseguenti omologazioni sarebbero stati di natura differente per ogni singolo paese europeo, si è pensato che queste discordanze di "linguaggio normativo" potessero dar luogo a problematiche che avrebbero ostacolato il libero commercio dei prodotti all'interno dell'Unione Europea.
La modulistica di Prevenzione Incendi è entrata in vigore dal 1° maggio 2014.
Il Ministero dell'Interno, con la Circolare prot. n. 4849 del 11 aprile 2014 ha sostituito parte della modulistica necessaria per le pratiche di prevenzione incendi, così come previsto dal DM 7 agosto 2012.
La circolare indirizzata ai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco ed ai Consigli Nazionali degli Ingegneri, Architetti P.P.C., Chimici, Dott. Agronomi e Dott. Forestali, dei Geometri e dei G.L., Periti Industriali e dei P.I.L., Agrotecnici e degli A.L., Periti Agrari e dei P.A.L., contiene in allegato il decreto DCPST n. 252 del 10 aprile 2014, contenente la nuova modulistica.
Sistemi di controllo per il fumo e il calore: l'attenzione tecnica e progettuale che si stà sempre più concentrando su tali sistemi di protezione attiva all'incendio, stà pian piano spingendo lo sviluppo e l'entrata in vigore di una più approfondita normativa di settore.
Caso è quello della parte quarta della norma UNI 9494 che andrà ad affiancare le parti 1 e 2 con lo scopo di ampliare un quadro normativo che attualmente necessita di un adeguamento per far fronte alle svariate esigenze applicative e progettuali che il settore richiede. Il titolo della norma sarà: "Sistemi per il controllo di fumo e calore - Parte 4: Metodi ingegneristici per la progettazione dei sistemi di evacuazione fumo e calore" e andrà a definire le linee guida per un approccio progettuale di tipo ingegneristico prestazionale e non puramente prescrittivo. Tale approccio, che non è basato sull'obbligo di adozione di misure tecniche ma sul raggiungimento dei risultati preposti, è uno strumento molto forte per la progettazione. Esso permette una più accurata verifica dei livelli di sicurezza prefissati e consente una maggiore libertà nelle scelte progettuali possibili.
E' ormai ampiamente dimostrato, dal punto di vista tecnico, che l'utilizzo di Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) rappresenta una tra le più efficaci soluzioni progettuali da porre in essere per aumentare la sicurezza antincendio di un edificio. Questa misura di protezione attiva è, oltretutto, prescritta da Norme e Regole Tecniche di Prevenzione Incendi nazionali ed estere, ma può essere utilizzata efficacemente come misura alternativa o integrativa in quegli edifici che presentano serie difficoltà nel rispettare le prescrizioni normative per svariati motivi quali la lunghezza dei percorsi di esodo, la particolarità delle strutture portanti, i costi eccessivi o l’invasività impiantistica.
Quando questi Sistemi vengono previsti, in fase di progettazione è sempre opportuno valutare la possibilità di integrazione con gli impianti di climatizzazione con ventilazione forzata (HVAC), facendo in modo da garantire sempre la conformità delle soluzioni tecniche adottate alla Norma UNI 9494-2.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo:
"Per la commercializzazione e l'installazione di condotte di evacuazione fumo occorre che esse siano in possesso di marcatura CE, dato che il recepimento della norma europea armonizzata UNI EN 12101-7 la rende obbligatoria in tutto l'ambito comunitario"
Eppure purtroppo ancora capita di vedere impianti SEFFC di nuova realizzazione posti in opera con condotte tradizionali, sprovviste di marcatura CE. Forse per peccato di ignoranza degli attori della commessa, oppure per altre motivazioni, i produttori e i distributori di tali condotte, o i progettisti e gli installatori di tali impianti corrono il rischio di incappare in gravi conseguenze legali seguendo quello che fino a qualche anno fà veniva ammesso.
Vediamo insieme le possibili conseguenze!
Grazie alla pubblicazione della Lettera Circolare protocollata con il nr.1681 del 11 Febbraio 2014, il Dipartimento VVF ha voluto chiarire molti aspetti per la Resistenza al fuoco dei prodotti da costruzione, in particolar modo in merito alla modulistica occorrente, aiutando in maniera importante le segnalazioni di inizio attività.
Come ben sappiamo è il fumo il nostro peggior nemico in caso di incendio, dato che esplica la sua pericolosità secondo due azioni:
Un modo per assicurare la salvaguardia degli occupanti durante la fuga dall'incendio è quello di predisporre dei locali filtri-fumo, ovvero spazi interposti a separazione della zona sicura dal comparto con pericolo d’incendio, atti a consentire lo sfollamento degli occupanti attraverso le apposite vie di fuga libere dal fumo.
Una discussione sull'evoluzione della certificazione della reazione al fuoco delle condotte aerauliche per impianti HVAC e del loro relativo isolamento non è propriamente inerente all'argomento principale di questo blog, ma dato che è un tema che ci capita spesso di affrontare e che crea spesso confusione tra i professionisti, abbiamo deciso di inserirlo lo stesso, dato che un po' di chiarezza in più sull'argomento fa sempre piacere.
Iniziamo col definire bene la differenza tra reazione al fuoco e resistenza al fuoco di un materiale:
In parole povere un elemento di arredo, come una poltrona o un tendaggio, avrà una reazione al fuoco, cioè brucerà con un certo grado di facilità, mentre una parete REI avrà una resistenza al fuoco perchè dovrà mantenere la sua integrità al fine di contenere l'incendio.
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